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Rapporto bambini e animali: le opinioni degli esperti

La comunità scientifica, i medici e gli operatori del settore pedagogico sono quasi tutti concordi sull’utilità del rapporto tra bambini e animali dal punto di vista del benessere fisico e mentale. Questo tipo di relazione è una preziosa fonte di esperienze educative ed ha uno straordinario potere terapeutico. Bisogna però essere consapevoli e preparati ad accogliere in casa un amico a 4 zampe, tendendo presente regole e precauzioni fondamentali per una sana convivenza.

Bambini e animali: come comportarsi

Adottare un cane o un gatto riempie la vita di gioia, ma è anche una decisione che non va presa alla leggera. Bisogna considerare l’ambiente, le esigenze familiari, la capacità di prendersi cura di un essere vivente che ha le sue necessità. Di norma è preferibile prendere un animale domestico dopo la nascita del bambino e quando quest’ultimo ha già raggiunto un’età adeguata, di solido sui 4 anni. In questa fase il piccolo ha già fatto la sua buona dose di esperienze e riesce a comprendere la differenza tra un peluche, un giocattolo e un cucciolo in carne e ossa.

Se tuttavia il bimbo arriva quando in casa ci sono già cani o gatti, occorre prestare attenzione a non farli sentire trascurati, in quanto possono sviluppare gelosia e diventare aggressivi verso il nuovo arrivato. Bisogna così dargli sempre attenzioni, coinvolgerli nella quotidianità del bimbo, non allontanarli dalla stanza durante operazioni come il cambio del pannolino o l’allattamento. Nelle prime fasi di conoscenza tra animali e bambini, meglio sempre supervisionare e non lasciarli mai da soli.

Quando un bimbo è già abituato ad avere accanto un cane o un gatto, è fondamentale fargli capire che non tutti gli animali sono come quelli di casa. Il piccolo sarà portato a pensare che anche quelli randagi possono essere avvicinati e accarezzati, occorre quindi spiegargli la differenza. Anche in loro assenza è ugualmente utile che i piccini riescano a distinguere tra pupazzetti, animali di fantasia visti nei cartoni e quelli veri.

Fattoria didattica e centri di equitazione

Per far conoscere animali ai bambini, non solo domestici, non è necessario possedere per forza un animale domestico, si possono infatti organizzare delle visite in fattorie didattiche o maneggi e centri di equitazione.

bambina a cavallo nel centro di equitazione

I bambini si divertiranno un mondo a conoscere animali che forse non hanno mai visto prima. Qualche esempio? Le oche, i pulcini, le mucche, le galline, i suini. Allo stato brado o semi brado. Oppure, perché no, una passeggiata a cavallo o sul pony, ideale per i bimbi più piccoli.

pulcini in fattoria didattica

Animali per bambini da tenere in casa

Di solito si scelgono cani e gatti ma nulla vieta di portare a casa altre tipologie di animali come tartarughe, pesci rossi, criceti, conigli o uccellini. Bisogna essere consapevoli che il gatto ad esempio è più indipendente e che pur avendolo in casa non si può dire di possederlo in senso stretto. Il cane ha un tipo di interazione più esplicita ed evidente (scodinzola, si agita e gioca).

Da questo punto può essere utile chiedere consiglio al veterinario perché oltre al tipo di animale bisogna capire se la razza scelta si adatta alle condizioni ambientali. Un cane di grossa taglia può non essere indicato ad un appartamento piccolo, ma non è soltanto la dimensione che determina le caratteristiche. Esistono infatti cani di taglia piccola o media che per loro natura sono iperattivi e quindi non adatti a luoghi dove non c’è spazio per correre. Viceversa anche cani di grossa taglia, dal temperamento tendenzialmente calmo e mansueto, riescono a vivere in appartamento accontentandosi di essere portati fuori per una passeggiata o per espletare le normali funzioni fisiologiche.

I benefici dell’interazione tra bambini e animali

L’interazione tra bambini e animali innesca una serie di effetti positivi per il benessere psicofisico dei più piccoli, eccone alcuni.

Riduce lo stress
Il senso di calore e il conforto alleviano l’ansia nei soggetti giovanissimi ma anche in quelli adulti contribuiscono ad abbassare la pressione sanguigna e prevenire disturbi cardiovascolari.

Favorisce la crescita emotiva
Per un bambino un cane o un gatto rappresentano una proiezione di sé. In questo modo egli può introiettare e comprendere meglio cose e situazioni, riuscendo ad esprimere meglio le proprie emozioni.

Aumenta il senso di responsabilità
Prendersi cura di un essere vivente, nutrendolo e accudendolo favorisce la maturità.

Ha un grande potere educativo
Insegna valori come tolleranza, diversità, pazienza e rispetto.

Stimola il sistema immunitario e protegge dalle allergie
Crescere in presenza di un animale domestico riduce la possibilità di sviluppare atopie. Inoltre anche in presenza di patologie accelera il processo di recupero e aiuta le difese dell’organismo abbreviando la convalescenza.

Allena l’empatia
Grazie alla comunicazione non verbale il piccolo impara a interpretare gli stati d’animo anche senza bisogno di parole, diventando più sensibile verso le emozioni degli altri e più aperto al dare e ricevere affetto.

Combatte l’obesità
La compagnia di un animale domestico implica automaticamente un’attivazione sia mentale che fisica.

Abitua all’interazione sociale
Negli individui più introversi la vicinanza di un amico a 4 zampe è un notevole aiuto per superare la propria timidezza.

Aiuta lo sviluppo verbale
Sebbene un cane o un gatto non siano in grado di parlare, il bambino comunica con loro attraverso un dialogo continuo, esercitando questo tipo di abilità in modo naturale e spontaneo.

Bambini e animali psicologia e pet therapy

La vicinanza con gli animali è utilizzata in psicologia per aiutare i bambini con handicap psicomotori, autismo, disturbi dello sviluppo, della sfera cognitiva, dalla depressione all’iper-attività. Non a caso vengono usati nella cosiddetta pet-therapy. L’animale ha la capacità di favorire la comunicazione a livello profondo, dando al piccolo la possibilità di sbloccarsi senza agire in maniera forzata. Stimola la comunicazione nei soggetti con problematiche come depressione e ansia sociale.

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